Il filosofo ascolta: la nuova Serie B secondo Raffaele Pappadà.
Una chiacchierata con il giornalista e telecronista Raffaele Pappadà si conquista il suo spazio in questo blog, per fare il punto sulla nuova Serie B, che sta per prendere il via.
Lo scopo è dunque quello di tracciare una linea guida, composta da ogni
singolo pronostico del giornalista in questione, sull'andamento nella
prossima stagione appunto di squadre come il Südtirol.
La squadra di Bolzano infatti nella passata stagione si è resa protagonista
della sua prima incredibile promozione dalla Serie C al campionato cadetto
italiano, con la migliore difesa d'Europa e uno score complessivo di 27
vittorie, 9 pareggi e 2 sconfitte.
La domanda quindi sorge spontanea: la neopromossa in questione riuscirà a
riconfermarsi allo stesso livello, anche in una compagine agonistica di livello
superiore?
Ragionando in questo senso, l'intervistato dichiara:" In questi
anni abbiamo visto le squadre che hanno fatto il salto di categoria, anche
dalla Serie B alla Serie A, riuscire ad attrezzarsi con il progetto, le idee e
la rosa allestita. Credo ci siano i presupposti per provare a confermarsi
in una Serie B che sarà molto competitiva e difficile".
Parlando ancora di neopromosse non si può non fare riferimento a una squadra
che ha fatto la storia del calcio italiano, ma che poi è stata protagonista di
diverse dinamiche complicate sportivamente e non, che l'hanno portata sino in
Serie C.
Questo club sfortunato fa del calore del suo stadio, il "R.
Barbera", il suo punto di forza e l'anima pioniere di ogni impresa: si
parla ovviamente del Palermo.
Una realtà quella palermitana, che negli anni ha potuto godere di diversi
giocatori di talento come Barzagli, Grosso, Corini, Miccoli, Toni,
Cavani, Dybala e altri ancora.
Una squadra che ha avuto anche diverse comparse in Europa soprattutto nei
primi anni 2000 e che da poco appunto, fresca della promozione in B, è
stata protagonista della cessione dell'80% delle sue quote al City
Football Group.
Quando si parla di un impero come quello appena citato, che prende il nome
dal club calcistico di punta di tale holding, ovvero il Manchester City,
sognare è lecito.
Anche qui, dice la sua il Sig. Pappadà, che dichiara:" Quello
che è successo è doppiamente straordinario: il ritorno in Serie B e il
passaggio di proprietà."
È lecito aspettarsi negli anni un Palermo protagonista. Nel prossimo
triennio mi aspetto che lotti per ritornare in Serie A."
Squadre invece come Genoa e Cagliari, che tra l'altro hanno gli stessi
colori sociali, si ritroveranno ad affrontare la prossima Serie B con
l'etichetta di flop della scorsa Serie A, ma con l'obiettivo di risalire subito
la china.
Da quali pilastri quindi si presume possano ripartire queste due società che
l'anno scorso hanno sembrato non avere delle linee guida precise?
Infatti tra cambi repentini di allenatori sia da una parte che dall'altra,
che si sono susseguiti sulla sponda genoana anche dopo la fine dell'era Preziosi,
le due compagini non hanno avuto certezze.
A tal proposito il mio interlocutore in questo colloquio, prova a risolvere
l'enigma e a trovare i punti fermi da cui sia la squadra sarda, che quella
ligure, possono ripartire: “Sono due progetti molto diversi. Il Cagliari ha
deciso di interrompere con diversi giocatori protagonisti in questi anni come
Joao Pedro, Marin e Cragno.
Si riparte da un progetto nuovo e da un allenatore che ha dimostrato in
passato di essere molto preparato (Liverani), soprattutto sulla
parte offensiva. Il Genoa ha confermato l'allenatore (Blessin) e
grandi giocatori come Badelj. Inoltre ha
preso gente di categoria, esperta e forte come Coda, che è un po'
l'Higuain della Serie B. Infine conclude
dichiarando:" La squadra genoana secondo me è la grande favorita
per il campionato".
Come ultimo tema preso in esame in questa discussione c'è il Venezia e
la sua internalizzazione progressiva, che la società sta mettendo in atto anche
quest'anno, dopo la retrocessione dell'anno scorso.
I lagunari hanno optato la via della modernizzazione per affrontare la prossima
Serie B, con un progetto al cui centro c'è un allenatore quarantatreenne, Ivan
Javorčić, e un contratto fino al 2025.
In merito al progetto portato avanti dal club dunque, Pappadà si esprime
così:"Sono molto curioso. Negli ultimi anni questo processo molto
internazionale ha portato delle ottime cose, perché ha condotto il Venezia in
Serie A, facendo una figura dignitosa per larghi tratti della stagione.
Ha pagato la rincorsa. Anche a livello di mercato ha dimostrato che
con le idee si può fare del calcio, sacrificando il discorso che si fa
sull'impiego dei calciatori italiani, mandando in campo tanti stranieri.
Cala il sipario sul tema Venezia con queste precise e
lucide affermazioni:" Ha giocato alla pari con l'Inter a San Siro
e con la Juventus allo Stadium. Questa squadra comunque ha vissuto delle
partite e delle settimane belle in Serie A"
Le luci di questo teatro dunque si accendono una volta terminato questo
focus, con la Serie B pronta a ripartire, così con un inchino mi congedo e vi
invito al prossimo spettacolo.
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