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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Il fallimento è tricolore

Il Milan due giorni fa ha messo fine, se vogliamo, ad un incubo che si chiama Europa. La sconfitta dei rossoneri contro i Red Devils e il compimento di una rinascita rimandato, ci hanno messo di fronte ad una realtà inquietante e senza precedenti: la necessità di una rifondazione del calcio italiano. Il 18 marzo i due "diavoli" più famosi al mondo si sono affrontati dopo tanti anni, precisamente sedici, in una competizione che conta, ma con le scorie che hanno lasciato gli anni d'oblio. Ma qui purtroppo non si parla solo di Milan. In questo calderone di fallimento, ci mettiamo anche  Lazio, Juve, Atalanta e Inter. Questo insuccesso si deve ad una serie di scelte sbagliate, tempo perso e anche se vogliamo, occasioni sprecate. Tutti questi fattori quindi in un unico calderone, che aspettava solo l'occasione giusta per liberarsi dei fantasmi delle ultime stagioni agonistiche. Un po' come il vaso di Pandora. Lasciando viva quest'immagine nella nostra mente, possia

JNARDOBIANCONERA: un'idea vincente di solidarietà

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"Coloro che vincono scrivono la storia, gli altri la leggono" dice Antonio Conte, ex capitano della Juventus Questa "massima" dell'allenatore salentino è la pura verità: chi lotta fino all'ultimo per raggiungere un obiettivo e lo raggiunge verrà ricordato per sempre, gli altri no. Ogni calciatore infatti scende in campo con un solo obiettivo, quello di scrivere la storia. Ma poi c'è chi la storia la scrive dagli spalti. E' il caso della JNARDOBIANCONERA. Infatti è proprio in Salento, terra dell'ex centrocampista, che sboccia un'idea vincente di solidarietà. Nasce da un gruppo di tifosi bianconeri,  stanchi del solito fan club con birra, panino, partita e nulla di più. Volevano che il loro tifo facesse qualcosa di utile per la società. Ed è qui che da semplice "fan club" diventa "associazione socio-culturale sportiva". Questo gruppo, all'inizio ristretto, si allarga sempre di più fino a raggiungere circa 300 soci, di cu

CR7 e il fallimento juventino

 Dopo l'eliminazione della Juventus dalla Champions League per mano del Porto, con un inguardabile CR7, perfino in barriera, è partita l'estenuante campagna dei social media per smontare il sistema juventino. E può essere anche giusto voler cambiare gran parte dell'equipaggio, ma con il timone sempre ad Agnelli. Un post-Allegri non c'è mai stato in effetti con linee guida tracciate e poi cancellate quasi come se la Juve fosse il quaderno di uno scolaretto. Pensandoci bene neanche questa similitudine è azzeccata, perché neppure il block notes di Sarri ha funzionato poi così bene, con uno scudetto "zoppo" e conquistato di misura sull'Inter.  Lo "scolaretto" invece è Pirlo. Tuttavia il Maestro ha dimostrato di apprendere molto in fretta, mettendo in evidenza la sua abilità di trovare soluzioni opportune in risposta agli svariati problemi che hanno caratterizzato questa stagione, come ad esempio Alex Sandro centrale difensivo o Danilo primo di centro