Il filosofo ascolta: ecco a voi Claudio Giambene

La storia di un uomo che, come dichiara per questo blog, per raccontarsi s'ispira a "Le riserve", un film del 2000 che parla di determinazione e riscatto con il football americano sullo sfondo, si fa spazio tra queste pagine di sport perché rispecchia perfettamente i valori che fondano una sana concezione sportiva.

Un uomo che come afferma lui stesso, ha sprecato tante occasioni, ma quando era il momento di metterci tutta la passione che aveva e ha ancora, si è fatto trovare pronto, dunque senza far balbettare l'ambizione, ma anzi gridando in modo forte e deciso che quel giovane ex cestista pistoiese, avrebbe lasciato un segno indelebile nel giornalismo italiano.

Tutto parte da un bambino determinato e appassionato, che dà vita ad un giornale dal nome "Ieri, oggi e domani", composto da 16 pagine, all'età di 10 anni e che poi ha continuato a coltivare ogni giorno il suo sogno, diventando esempio di determinazione, pazienza e resilienza: quel fanciullo, ora uomo, si chiama appunto Claudio Giambene.

Il film della sua vita però non s'incentra sul football americano, bensì sulla pallacanestro, parte fondamentale della sua crescita personale, prima da cestista professionista giocando tra la Serie A  e la Serie B della Lega Basket Italiana, poi successivamente da appassionato estimatore una volta abbandonata la carriera da sportivo.

Infatti la sua scelta di vita una volta terminate le scuole superiori, ricade su una penna che sul foglio disegna il mondo, raccontandolo e portando chi scrive a verificare attentamente le informazioni che si hanno su di esso, in ogni singola sfumatura.

"Il giornalista ha una grande qualità rispetto agli altri perché nell'insieme d'informazioni che ognuno può raccogliere quotidianamente, il giornalista è colui che deve saper leggere meglio i fatti, ciò significa che in questo senso che chi fa questo lavoro ha ancora oggi  un ruolo superiore"- spiega appunto il signor Giambene.

Una carriera giornalistica la sua, che inizia subito con uno stage di sei mesi a Sky TG24, proseguendo poi con l'iscrizione alla Scuola di Giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss G. Carli, conseguendo intanto nei due anni di studio previsti, due stage: uno presso il TgCom e l'altro a Sky Sport.

L'esperienza presso il TgCom gli permette di entrare in contatto con il gruppo di lavoro Mediaset, che lo ha visto inserirsi sin dal 2015 con la sua proverbiale professionalità all'interno  del programma televisivo "Forum", condotto da Barbara Palombelli, con il compito di porre sotto una prospettiva diversa, quella giornalistica, le cause prese in esame dal "tribunale del piccolo schermo" con annessi servizi e approfondimenti.

L'avventura a Sky Sport invece gli spalanca le porte di "Calciomercato L'Originale" di cui, sempre dal 2015, fa parte attivamente della redazione estiva per quanto riguarda  il proporre e realizzare servizi, ma anche dal punto di vista della parte creativa e autoriale del programma.

Dall'agosto del 2018 inoltre, fa parte del gruppo di lavoro Dazn, come bordocampista per la Serie B italiana di calcio, di cui cura anche gli speciali "Punti di vista", ideati per approfondire, conoscere e far conoscere meglio la compagine del campionato cadetto italiano e della sua gente.

Nell'estate 2017 inizia a collaborare con GianlucaDiMarzio.com, di cui all'inizio del 2019 diventa responsabile editoriale.

Un giornalista ormai affermato dunque Claudio Giambene con ancora il basket nel cuore, che però non si pente di aver preso la via del giornalismo, dicendo addio a quella da sportivo, come dichiara lui stesso: "Ho provato a fare il cestista, però non ero così bravo come pensavo di essere, un po' per sfortuna, un po' per infortuni. La vita ti porta a fare delle scelte e sono orgoglioso dodici anni dopo di aver cambiato in tempo".

Accantonando per un momento poi la sua vita e carriera come argomento di discussione, si è andati poi ad analizzare i possibili problemi di due pilastri dello sport italiano appunto a cui, come detto prima, l'intervistato in questione è particolarmente legato e cercando di capire se si possono trovare delle affinità in questo senso: calcio e basket.

"Nel basket ormai da vent'anni si è aperta una strada a tantissimi stranieri a basso costo e quindi credo che la mancanza di valorizzazione dei settori giovanili è un problema che viene molto prima rispetto al calcio e poi numericamente è molto più difficile tirare fuori un giocatore da pallacanestro. Questo perché se metti cinque americani o comunque otto stranieri in squadra, giocando in cinque è molto più complicato per un italiano trovare spazio".

Prosegue poi dicendo:" Credo anche che le singole città nel mondo del basket investano poco nei Playground, quindi per i giovani è molto più facile mettere due giacconi per terra e giocare a calcio in strada, per quanto si dica che ormai non lo si fa più".

Si parla infine per concludere il nostro colloquio dei suoi progetti e sogni futuri, sia nell'ambito lavorativo, che nel privato: "Nel privato aspiro a diventare sindaco di Roma entro vent'anni, pur essendo pistoiese, per risolvere il problema dei rifiuti. Per quanto riguarda le cose più imminenti spero che nella mia professione vada avanti la meritocrazia".

Continua spiegando:" Spero di poter tornare a parlare di calcio e di produrre dei miei contenuti, perché in questo periodo storico secondo me la cosa più importante è avere la capacità di essere indipendenti dalle grandi reti, perché credo che il futuro oggi sia produrre contenuti propri e venderli alle varie piattaforme web e televisive".

Si conclude quindi l'intervista, terminando il discorso sul futuro con il giornalista pistoiese che afferma di voler perseguire i suoi obiettivi sempre con l'ambizione di "mantenere uno sguardo lucido, tenendo fede ai propri valori e avere sempre l'incanto del bambino per raccontare cose da grandi". 

                                                   Fonte foto: Profilo Linkedin Claudio Giambene









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