66+6+14+11: la formula vincente contro l'Orlandina

 




Ieri (8 maggio) è andato in scena la gara 1 dei Playout di Serie A2 al San Giuseppe da Copertino di Lecce, tra l'Andrea Pasca Nardò Basket (Next Nardò) e l'Orlandina Basket, con una squadra granata che ha dato prova di lucidità, qualità e compattezza, contro il collettivo rappresentativo di Capo d'Orlando.

Il Toro dopo un inizio difficoltoso e ostico in cui la montagna da scalare chiamata salvezza, lascia spazio anche ad una voragine in cui se non si riesce a risalire la china, si rischia di caderci dentro, facendo perdere le proprie tracce nella mediocrità di una partita senza spiragli di positività.

Andrea Amato con una prestazione sontuosa ha tenuta la porta socchiusa, facendo entrare raggi di luce  che si lasciavano vedere attraverso  una finestra, accompagnato dall'evidente ispirazione con cui dipingeva le traiettorie dei palloni smistati, oppure regalati al canestro. Tutto come su una tela, quella del pubblico, come prodotto perfetto dell'inerzia.

Il numero 66 in questione quindi con una serie di tiri liberi sblocca il punteggio granata quando è fermo, al medesimo numero, per poi realizzare una manciata di canestri importanti in diversi momenti salienti "sparsi" lungo tutto il tempo di gioco del match, in cui la qualità dei singoli ha fatto la differenza.

Mister Battistini predica calma e pazienza ai suoi giocatori, ponendo questi valori come punti cardine di una vittoria meritata, ma sofferta, in cui le motivazioni hanno dominato anche sul nervosismo di alcuni frangenti, con una variazione per certi versi inaspettata per via del momento agonistico che si stava vivendo, ma che trova corrispondenza alle voci "intrigante" e "funzionale" nel vocabolario: Matteo Fallucca con il 6 sulle spalle, che già sembrava molto dinamico e propositivo infatti, viene spostato dalla guardia nella posizione di punta per qualche momento, fornendo un'ottima prova anche nel nuovo impiego.

Successivamente il coach nella fase finale chiede lucidità nel mantenere le posizioni, trascurando così anche se per breve tempo, la difesa "corpo a corpo", per poter garantire compattezza nella fase difensiva e difendere così il risultato prezioso per le sorti della squadra in queste ultime gare della stagione, a regular season ovviamente terminata.

Un combattivo Andrea La Torre dà il suo fondamentale contributo nonostante non sia in piena forma, a seguito di uno scontro di gioco che ha visto coinvolta la sua scapola, poi medicata. 

Il numero 14 quindi ha fornito una grande prova di sostanza mettendosi a disposizione della squadra, anche a costo di "oscurarsi", così come il suo compagno Ferguson. Il numero 11 infatti ha dovuto mordersi la lingua, agonisticamente parlando, tenendo più a freno il suo istinto realizzativo, sfruttandolo però poi come arma in più quando ce n'era più bisogno.

Il cerchio però non si chiude qui in attesa dell' incontro di domani sera per il secondo capitolo di questa sfida, che punta a consumarsi solo a seguito di una cruciale battaglia per raggiungere l'obiettivo alla quale entrambe le compagini ambiscono.

                                   Fonte delle foto: Andrea Cecere (Instagram official account)

                                  



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